Un probabile caso di meningite meningococcica è stato riportato alla San Diego State University.
L’università sta contattando le persone che hanno partecipato al Delta Sigma Phi formale, tenutosi Venerdì, aprile 12, da 5 a 11 p.m. presso il Spark Encore Event Center e il Delta Sigma Phi Evento sociale il Sabato, aprile 13, da 9:30 p. m. a mezzanotte, presso la struttura capitolo dell’organizzazione.
Lo studente con il probabile caso di meningite meningococcica era presente a quegli eventi.
Se sei un membro della Sorority Delta Zeta, Delta Sigma Phi Fraternity o hai partecipato a uno degli eventi sopra indicati, ti invitiamo a frequentare una delle due cliniche di profilassi post-esposizione (PEP) offerte gratuitamente presso SDSU.
I funzionari SDSU stanno esortando gli studenti che hanno partecipato a entrambi gli eventi di andare in una delle due cliniche, indipendentemente dallo stato di vaccinazione e dalla storia. Quelle cliniche si svolgono mercoledì fino alle 7 di sera e giovedì dalle 9 di mattina a mezzogiorno.
In autunno, a circa 350 studenti della San Diego State University è stato detto di vaccinarsi due volte a seguito di un focolaio di malattia da meningococco.
La meningite batterica si diffonde condividendo oggetti come sigarette o bicchieri o attraverso contatti intimi come i baci.
I batteri non sono dispersi nell’aria, hanno detto i funzionari, quindi non si diffondono come germi associati al comune raffreddore o all’influenza.
Coloro che ritengono di essere stati esposti dovrebbero frequentare una delle cliniche, suggeriscono i funzionari universitari.
Coloro che soffrono di una comparsa improvvisa di sintomi tra cui febbre, mal di testa, torcicollo, nausea e/o vomito, dovrebbero andare in ospedale, hanno detto i funzionari della sanità.
Ulteriori informazioni sui vaccini meningococcici disponibili attraverso il sito web del CDC.
Oppure puoi parlare con qualcuno chiamando SDSU Student Health Services 8:30 am – 4:30 pm a 619-594-4325.
In un messaggio inviato a studenti SDSU, docenti e personale Mercoledì pomeriggio, l’università ha detto che i funzionari della sanità non conoscono ancora il ceppo di meningite meningococcica che si ritiene sia contratto dallo studente.